
01
Parametri standard
- DN : da ⅜”(DN10) a 6” (DN150);
- Rating: PN 06, PN 10, PN 16;
- Passaggio: Full Bore;
- Temperatura : da – 40 °C a + 200 °C;
- Materiale corpo: acciaio al carbonio ASTM A350 LF2; acciaio inox ASTM A182 F316/316L;
- Materiale Interno: Acciaio inox ASTM A182 F316/316L, PTFE (TFM), FKM,Grafite, PTFE.
02
Punti di forza
- Tenuta perfetta classe VI;
- Scartamento con ingombro contenuto;
- Sfera contenuta nello scartamento;
- Stelo anti-espulsione;
- Doppio antistatic device;
- Tripla tenuta sullo stelo;
- Doppia tenuta sul corpo;
- Piano iso 5211;
- Realizzazioni speciali.
Dimensioni ottimizzate per applicazioni dal DN10 al DN150.
Corpi e chiusure rigorosamente realizzati partendo da materiali forgiati o da barre.
Interni metallici sempre almeno in AISI 316/316L
Da -40 °C a 200 °C ( vedi manuale d’uso e manutenzione per individuare l’esatto valore limite in funzione della pressione massima di esercizio e del diametro della valvola).
Da full vacuum ( ≤ 10-9 bara ) a 16 barg (vedi manuale uso e manutenzione per individuare l’esatto valore limite in funzione della temperatura massima di esercizio e del diametro della valvola).
Il passaggio totale, permette, a sfera aperta, di ridurre al minimo le perdite di carico nella linea di processo.
In condizioni di regime di funzionamento ed in condizioni di emergenza lo stelo non verrà mai espulso dal corpo valvola.
Due contatti metallici assicurano sempre equipotenzialità elettrica tra gli elementi metallici assemblati (corpo, sfera, stelo) in presenza di componenti non metallici (polimeri) isolanti. La resistenza elettrica misurata tra le parti metalliche sarà sempre inferiore a 10Ω, conformemente ai criteri di accettazione delle norme EN 12266-2 App.B.2 e API6D app.H5. (valore misurato 0,1 Ω).
Doppia Tenuta (radiale con o-ring ed assiale con guarnizione piana) tra corpo e chiusura valvola. Primo sistema di tenuta radiale esente da grafite per garantire la purezza del fluido intercettato e l’impossibilità di contaminazione.
Cinque elementi di tenuta assemblati sullo stelo (uno in metallo rivestito di PTFE, 3 polimerici ed uno in grafite ) per assicurare una tenuta perfetta sia in condizioni di full vacuum (mancanza di trafilamento di aria dall’esterno all’interno della valvola) sia in condizioni di funzionamento al massimo valore di pressione previsto dal Rating (mancanza di trafilamento di fluido dall’interno della valvola verso l’ambiente esterno).
Sedi di tenuta standard in TFM per tutti i diametri.
Piano ISO 5211 per connettere qualunque sistema di moltiplicatore di coppia (riduttore manuale a volantino), automatismo ( pneumatico, elettrico, oleopneumatico, gravitazionale ecc.) o semplice controllo della valvola a sfera (box con finecorsa elettrici/magnetici/induttivi o con uno o due finecorsa elettrici/magnetici/induttivi montati direttamente a bordo valvola in prossimità della leva manuale).
Serraggio della ghiera sul corpo valvola (per diametri < DN100) mediante una nuova soluzione che non preclude l’eventuale uso di guarnizioni spirometalliche.
- Saturare gli spazi interni tra sfera e corpo valvola tramite l’uso di sedi integrali per fluidi sporchi, o per fluidi instabili che potrebbero dar luogo a formazioni di precipitati solidi cristallini, o anche per alimenti (latte, brodi di fermentazione, yogurt, cioccolato, ecc) che potrebbero dar luogo a proliferazioni batteriche indesiderate;
- Utilizzare sistemi di tenuta (seggi, OR, guarnizioni piane) realizzati con mescole di polimeri specificati dal cliente;
- Equipaggiare il corpo e la chiusura valvola con singola o doppia camicia di scambio termico per assicurare un perfetto controllo della temperatura del fluido intercettato ( vedi modello J1L);
- Permettere la coibentazione della valvola senza precluderne la manovrabilità (sia a leva manuale che attuata) mediante opportune prolunghe di manovra;
- Blocco di sicurezza della leva/riduttore di manovra con opportuni sistemi di lucchettaggio sia in apertura che in chiusura;
- Possibilità di comando simultaneo di due valvole con unico sistema di leverismo (manuale o mediante riduttore);
- Assemblare un sfera cieca per utilizzare la valvola di fine linea come preleva campione (rotazione di 180°);
- Realizzare un foro di equilibrio sulla sfera per scaricare in linea le sovrapressioni dovute a possibili cambi di stato del fluido. In tal caso la valvola diventa monodirezionale e sul corpo verrà stampigliata una freccia che ne indicherà il corretto verso di montaggio ( il foro di equilibrio se il fluido nella tubazione va da “A” a “B” deve essere sempre dalla parte “A” mai il contrario);
Applicazioni
L’ applicazione di questa tipologia di valvola a sfera è soprattutto centrata su applicazioni nel campo dell’impiantistica Chimica, Farmaceutica, Alimentare, dei trasporti dove gli ingombri e la natura aggressiva dei fluidi intercettati risultano di fondamentale importanza.
La riduzione delle masse a contatto con i fluidi, oltre a ridurre notevolmente i costi di realizzazione (specie per leghe metalliche particolarmente nobili) ne contiene gli ingombri al minimo essenziale garantendo un eccellente grado di affidabilità in accordo alle regolamentazioni internazionali. (PED, ATEX, ISO15848, FIRE SAFE)